Se qualcuno mi pone un
problema, non resisto, scatta in me qualcosa che mi trasforma nel “mi chiamo
Wolf e risolvo problemi” di tarantiniana memoria.
È bastato che Gianluca
dovesse trovare dei percorsi collinari abbastanza impegnativi (ma corribili)
che però fossero sufficientemente lunghi per i suoi lunghissimi in preparazione
della Pistoia-Abetone. Oltre che per il gusto e l’onore di risolvere un problema, una ottima occasione per fargli vedere i miei luoghi
privati di fatica, strade che tante volte ho calcato in solitaria e che apprezzo
ogni volta per gli squarci di natura e di paesaggio che riservano.
Il primo passo è stato
facile: ho unito il percorso 8 e il percorso 8.1 creando un giro interessante:
Lastra-Roveta-Ginestra
Asfalto / saliscendi (540m
dislivello) / 20,5km o 22,5km (giro)
L’incertezza dipende se
nell’8.1 si risalga da Carcheri oppure dalla vecchia pisana per quella che ho
solo recentemente scoperto essere nota come la salita del “Grillaio”, nel qual
caso si allungherà di un paio di chilometri.
Come percorrenza, preferisco
partire da Inno e fare prima il giro in Roveta per poi, ripassando da Inno,
proseguire fino a Sant’ilario, piuttosto che partire e tornare a Sant’Ilario
(che potrebbe essere logisticamente più comodo) in modo da attaccare la salita
di Roveta senza aver prima speso energie su via di Valle. Va però detto che
partendo da Inno si è costretti a aggiungere un paio tratti per collegarsi al
percorso somma di 8 e 8.1 portando il chilometraggio a 26-28km (e un dislivello
sui 600m).
Gianlunca ha provato il
giro "breve" (che però partendo da Inno era da 26km) e mi è parso di capire che abbia apprezzato, anche se pare che durante
i chilometri finali, con le salite di via di Valle e poi di Mazzetta, gli siano
sgorgati genuini e spontanei improperi
in direzione del sottoscritto (opportunamente assente). Con affetto s’intende.
Spero.
Il secondo è un vero
lunghissimo:
Lastra a
Signa-Roveta-Ginestra-Inno-Ginestra-Malmantile
Asfalto / saliscendi (825m
dislivello) / 35km (giro)
Ovviamente si sfrutta il
lavoro appena fatto e si costruisce sul giro summenzionato.
Il concetto è che, una
volta risaliti dalla Ginestra per Carcheri fino a Inno, si ridescenda per la
salita del Grillaio fino a Ginestra (usando in discesa la variante del percorso
8.1).
A quel punto, arrivati
alla gelateria Genius si gira a destra uscendo dalla Ginestra, si passa sotto
la Fi-Pi-Li e dopo cinquecento metri lungo la provinciale verso Montelupo si
trova una strada alla nostra destra: è via di Bracciatica. La si prende salendo
rapidamente nel bosco. Lungo il crinale si nota sulla destra il
ristorante-pizzeria I Fagiolari: piacevole soprattutto nelle seratae estive per
le grandi terrazze all’aperto (non è pubblicità: io ci vado almeno una volta a
stagione e mi ci sono sempre trovato bene).
Oramai tornati in quota,
si raggiunge Malmantile e da lì le Quattro Strade, ricollegando al percorso
precedente, verso Inno o verso Sant’Ilario a seconda di dove siamo
partiti, tramite Marliano: ormai le strade sono quelle...
Alla fine Gianluca
conoscerà tutti i crinali e le valli tra Ginestra e la Lastra...
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