Dove l’abbia trovato
menzionato non lo ricordo. Fatto sta che avevo questo titolo tra i libri, sulla
corsa, da leggere. Non è stato facilissimo ma l’ho trovato (tanto per cambiare
non mi risulta sia stato tradotto e pubblicato in italiano).
Innanzitutto è una
raccolta di racconti e da come si può arguire dal titolo si parla di atleti in
generale per cui non mi ha meravigliato ritrovarmi a leggere racconti su
ciclisti, sciatori, rugbisti, saltatori con l’asta, eccetera. In ogni caso ero
fiducioso dato che tra le varie discipline non poteva mancare la corsa, sia pur
declinata in qualcuna delle sue specialità: c’è un racconto che ha come
protagonista un centometrista, uno un quattrocentometrista e un terzo su un
fondista non meglio specificato, ma si capisce che fa gare in pista, che si
rovina con il doping. Quindi la mia lettura, pregiudizievolmente in attesa di
un racconto su un maratoneta o qualcosa di simile, è rimasta in uno stato di
sospensione di racconto in racconto fino alla delusione finale. D’altra parte
di racconti sulla corsa, come ho detto, ce ne sono, pertanto è stato sciocco
rimanere delusi, come se quella non fosse corsa, solo per il fatto che per me
la corsa è tale solo dai dieci chilometri in poi. Sicuramente c’è chi,
all’opposto considera vera corsa quella che permette di andare davvero al
massimo della velocità assoluta e quindi su distanze forzatamente più brevi. E
quindi in questa raccolta costui avrebbe trovato almeno un paio di racconti in
sintonia con il suo modo di intendere la corsa. E sarebbe rimasto meno deluso
di me.
Alzando la testa, senza pregiudiziali
di sorta, devo ammettere che si tratta di racconti leggibili e un’opera di narrativa
sullo sport interessante. Non per nulla ha vinto il « Grand Prix de
littérature sportive » nel 1988 e il « Prix Goncourt de la nouvelle »
nel 1989. Peraltro Paul Fournel, appassionato ciclista, non è nuovo a scrivere sull’argomento
sportivo e in particolare sul ciclismo.
PS: Dalla quarta di
copertina apprendo che Fournel è presidente dell’Oulipo. A parte il fatto che
ignoravo esistesse ancora questa gloriosa istituzione mi è parso curioso e meno
inusuale il suo interesse per argomenti non prettamente letterari. Per chi non
sapesse cos’è l’Oulipo se lo può andare a cercare ma soprattutto un consiglio
che esula dalla corsa: Queneau. Sicuramente oramai datato ma autore fondamentale (“Esercizi
di stile” è stato fin da subito un riferimento per autori e studiosi come
Calvino e Eco).
Les athlètes dans leur tête
Paul Fournel
Éditions du Seuil
1988 (1994 con un
racconto aggiuntivo)
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