Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

giovedì 8 ottobre 2015

Il runner-gagà ma senza le ghette (ancora sul correre con la pioggia)

Prendo spunto da un commento di una lettrice a un post sul correre con la pioggia (Sotto la pioggia (con un trucco stupido che non è un trucco))che mi chiedeva dell’esistenza di copriscarpe impermeabili. Immagino che questa curiosità sia nata dalla considerevole acquata che molti di noi che correvamo a Firenze (ma non solo) si sono presi la scorsa domenica mattina.
Ammetto che non mi ero mai posto il problema ma questa domanda mi ha fatto venire in mente l’inconveniente riscontrato da Gigi sempre domenica mattina: un fastidio dentro la scarpa che cercava di risolvere invano tirando ben bene il calzino: a fine allenamento si è reso conto che non era il calzino la causa bensì addirittura la soletta che, oramai completamente molle, si era arricciata...

Tornando dunque alle ghette, a me veniva in mente solo quegli oggetti che servono a coprire completamente scarpa e caviglia usati da chi corre nel deserto, oppure quelle per i ciclisti che però hanno un uso limitato del piede.
Facendo una piccola ricerca in rete (Parole chiave utilizzate: spats, gaiters, shoe covers) mi sono reso conto che ci sono problematiche simili per chi fa trail, con rami e sassi che imprescrutabilmente si ostinano a voler entrare nelle scarpe di chi corre. Però in questo caso non aiutano a non inzuppare la scarpa e dunque il piede perché si limitano a sigillare la caviglia con la scarpa, e anche se fossero impermeabili tutta l’acqua che arriva dal suolo tramite schizzi e pozze passerebbe comunque tramite la scarpa. A meno di avere scarpe in goretex. A questo riguardo mi ricordo di aver verificato un inconveniente pure peggiore: una volta riempite di acqua (mai messo un piede in una pozzanghera?) le scarpe in goretex restano piene, mentre le normali scarpe da corsa perlomeno si svuotano...
Ho anche trovato menzione di ghette (Shark) che promettono di farti correre anche nell’acqua senza problemi ma le informazioni tecniche sono minime e insoddisfacenti, anche le foto non sembrano relative a scarpe da running ma più da ciclismo. Sospendo il giudizio.
Mi sono imbattuto in vari forum sul tema ma senza soluzioni interessanti: c’è chi suggerisce di usare delle normali cuffie da doccia, di quelle che si trovano in albergo, per farci delle ghette... vabbè, allora va bene tutto ma noi stavamo pensando a qualcosa che non disturbi la corsa in sé altrimenti basta mettersi delle galosce e siamo tutti contenti.

Conclusione: a meno che qualcuno non trovi (e provi) una soluzione valida io continuo a correre con le scarpe normali (non in goretex) e con calzini sottili in modo da ridurre al minimo l’acqua che può essere trattenuta.


La morale: io sono solito abbinare maglietta e calzini, mentre i pantaloncini possono andare a contrasto. Se rinuncio alle ghette, sia pure a malincuore, resto un runner-gagà?

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