Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

mercoledì 11 gennaio 2012

Questione di poesia (o meglio di poetica)

Qualche giorno fa un amico ha lasciato un commento a uno dei miei interventi meno tecnici: "ora basta colla poesia che la fai la mezza di scandicci maratoneta stanco?"
Lì per lì mi sono sentito punto sul vivo, quasi in colpa, e ho risposto in modo piano, senza reagire alla scherzosa provocazione.


Però poi, a prescindere dal fatto che la mezza di Scandicci possa interessarmi di correrla, questa cosa della poesia mi ronzava in testa. Una sorta di fastidio, di sofferenza.


Oggi in piscina, lo ammetto: il mio segreto è la piscina, nel senso che io sono convinto che l'unico motivo per cui ormai sono anni che non mi infortuno è che con costanza vado in piscina come "cross-training", ma questa è un'altra storia.
Insomma oggi in piscina, il mio compagno di corsia (sì perché ormai dopo anni ognuno ha la sua corsia preferita e i nuotatori preferiti con cui condividere la corsia medesimo) mi dice che era mancato perché si è ammalato. Immaginavo: lui non manca mai, neppure con la neve. Poi dice: però ho avuto più tempo per leggere. E ammicca.
Allora mi sono ricordato che gli avevo subdolamente accennato a questo blog nella speranza che lo leggesse, visto che anche lui ama correre.
Ovviamente ero curioso di sapere cosa aveva pensato e ho avuto una piacevole sorpresa. Il suo apprezzamento è stato per il post sulle fotografie e per quello sul dentista. Insomma quelli meno tecnici e più "poetici" usando il termine nella sua accezione più trita.


Allora ho realizzato cos'era quel fastidio, quella sofferenza: è una questione di poetica, ossia, in senso etimologico, di quello che uno vuole fare e dichiara di voler fare, e io voglio scrivere della corsa ma non tanto di tempi e prestazioni: di blog da cui scaricare percorsi e tabelle ce saranno a bizzeffe, non lo so neppure con esattezza perché alla fine non mi interessano, a me interessa un'altra cosa, interessa condividere storie, sentimenti, visioni, impressioni, sensazioni, legate, scaturite dalla corsa.
E' ovvio che mi interessano i tempi e i chilometri, prendo nota di tutto, ho un file excel che raccoglie tutta la mia attività di runner dal 2007, analizzando preparazione per preparazione, financo con grafici che comparano i lunghissimi in base a andatura e frequenza cardiaca, tenendo memoria del chilometraggio delle scarpe che uso... ma non è di questo che ho voglia di scrivere.
E se per dirla con il mio  carissimo amico, io faccio "poesia", allora è giusto che continui a fare poesia, o meglio a fare prosa, e spererei della buona prosa, magari un po' poetica, quello sarebbe il massimo. 
Sempre legata alla corsa, s'intende.
E se avete letto fin qui forse interessa anche a voi.


Comunque ora che ci penso, prossimamente voglio parlare anche di piscina e di file excel. Possibilmente in modo poetico, s'intende.

2 commenti:

  1. Non era mia intenzione offenderti nè tanto meno pungerti sul vivo anzi ho apprezzato la prosa ma tu lo sai io sono un agonista e un cultore della rima, per cui parlo di scritto come di poesia e non di prosa. Io ti voglio bene e ti seguo nelle tue divagazioni letterarie. continua a scriverle. Luigi

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    1. Caro Luigi sei stato per me stimolo e non offesa! Ho volutamente estremizzato la tua accezione di poesia...
      Grazie piuttosto per i commenti, sei uno dei pochi lettori che lascia traccia...

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