Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

lunedì 16 gennaio 2012

Tu is megl che uan

Sabato mattina era inaspettatamente freddo ma soprattutto umido. Intendo alle 8 di mattina, non all’ora di pranzo. Ma ormai avevamo fissato. Obbiettivo 20km con saliscendi.
Del percorso mi ero incaricato io dato che si era fissato nelle “mie” zone. Oltre al chilometraggio e qualche salitina avevo come requisito quello di far conoscere a un compagno con cui non sono solito condividere i lunghi del finesettimana un percorso che adoro e che ho menzionato entusiasticamente di recente (Ma allora è vero).
Però poi dovevo aggiungere un’altra dozzina di chilometri che non fossero sgradevoli. Alla fine ne è venuto fuori un giro leggermente più corto (mancava circa mezzo chilometro) che però era mosso senza esagerare con le salite.
Partendo da Viale dei Colli, ho in pratica cominciato con il giro di Arcetri (pillola viola) e, sulla via del ritorno, in via Fortini (ai “Moccoli” che però stavamo facendo in discesa) abbiamo preso via del Paradiso che riporta a viale Europa. Bel giro, direte voi storcendo il naso e ridacchiando sotto i baffi. E invece ecco la sorpresa: si attraversa il viale all’altezza della banca (allontanadosi dal centro) e poche decine di metri dopo sulla sinistra parte una stradina, Viuzzo delle Lame, che è una chicca: è evidentemente quel che resta di un’antica strada di campagna che è rimasta tale, ossia non trafficata dato che non serve a niente, ci sono ben altre strade di comunicazione a cui scorre parallela o attraversa dolcemente, ma ti porta fino alla Nave a Rovezzano, senza che un auto ti infastidisca.
Divagazione toponomastica: peraltro imboccando il viuzzo delle Lame il compagno novello mi ha aperto un mondo dicendo c’erano della paludi... io sul momento ho soprasseduto, per me Lame era solo un toponimo, mai saputo cosa significasse... Da un rapido controllo: “Lama - palude o terreno paludoso formato dall'accumulo di acqua di piena in zone basse” e in particolare: “quando la palude è originata dall'accumulo di acqua di piena in zone basse, prende il nome di lama”. E qui siamo appunto nei pressi del fiume... Non si finisce mai di imparare. E pure correndo...
Arrivati a via della Nave a Rovezzano siamo risaliti leggermente e abbiamo preso, sulla nostra sinistra, via delle Sentinelle poi a destra su via della Villa Cedri, arrivati fino a Villa La Massa e poi Rimaggio dove siamo rientrati tramite via di Villamagna alla Nave a Rovezzano.
Ammetto che queste zone non le ho degnate dello status di "percorso" ma in realtà sono una usuale estensione di un qualunque giro fino alla Nave a Rovezzano, per queste strade si passa per la gara Trofeo Nave a Rovezzano (che di solito si corre a fine gennaio: meglio se non piove...) per salire poi da Rimaggio su sulla collina di Villamagna.
Per allungare leggermente il ritorno abbiamo oltrepassato il ponte di Varlungo costeggiando poi l’Arno sul lato del Saschall (ora ObiHall) fino al ponte San Niccolò e a quel punto siamo tornati alle auto all’inizio di viale dei Colli.




In conclusione l’allenamento è stato proficuo, il compagno novello ha apprezzato il giro e il panorama, ci siamo divertiti e ho imparato cosa è una lama.
La morale (o meglio la considerazione da cui ero partito) è che una volta che uno ha assodato dei "percorsi base" che sono validi, poi è quasi banale combinarne tra loro più di uno (due in questo caso) per creare un percorso ad hoc.

3 commenti:

  1. Gran bel giro, inizialmente quasi turistico e nella seconda parte decisamente velocistico. Mi riprometto di farlo non appena il fisico me lo permetterà. Mi permetto solo di osservare una cosa: Attenzione ai ginocchi nella corta discesissima del viuzzo di monteripaldi e nei primi 200 metri di via del paradiso.

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    1. Caro Nightfly, noto che conosci bene la zona, apprezzo la puntualizzazione perché non l'avevo sottolineata adesso e anche nel post iniziale (http://correreperfirenze.blogspot.com/2011/06/i-percorsi-dallenamento-2-piazzale.html) ci avevo fatto solo un cenno di sfuggita: effettivamente quella da San Michele è una discesa in cui andare davvero con il motore in prima, mentre in via del Paradiso mi fido di più...

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  2. Viva la poesia ed anche la tua "prosa"

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