Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

martedì 16 aprile 2013

Il riposo del guerriero


Almeno una settimana senza correre dice il Maestro, Fulvio Massini.
Senza stare in ozio, - non sia mai, - ma facendo altro (anche detto cross-training) come per esempio nuoto.
Di solito obbedisco, o meglio, faccio mio questo insegnamento. A parte dopo Venezia quando abbiamo voluto proseguire la preparazione fino a Firenze, in programma dopo solo quattro settimane, e allora restringemmo l'astensione fino a giovedì.
Stavolta una mezz'ora di nuoto il martedì con abbondante stretching tra le tornate di vasche. 
Però poi ho ceduto a un'uscita il venerdì, “... per rivedersi e chiacchierare un po' dopo Parigi”.
“Non potevate prendere un caffè per chiacchierare?” mi ha chiesto, non senza una vena polemica, Elena.
Effettivamente.
“Ma, sai, abbiamo corricchiato pochi chilometri, così abbiamo visto anche Giovanni che non incontravo da tempo, ha ripreso a correre in pausa pranzo...”
Scusa pietosa.
Poi ho commesso l'errore di dire:
"Sono un po' stanco..."
“Per forza, pensi di essere ancora giovane! E poi non solo vai a correre, ma anche a nuotare...”
Avevo tralasciato di dire che venerdì sera avevo anche una lezione di nuoto (sì perché oltre al nuoto libero, ultimamente ho preso, insieme al mio fedele compagno di corsia, qualche lezione per correggere un po' la tecnica...).
Domenica poi ho fatto una sortita con Luigi e un altro collega e le gambe andavano in scioltezza, e ho avuto la bella sensazione di sentirmi portato a spasso.
Però mi ricordo bene che alcuni anni fa, non era così: avevo ricominciato a correre solo domenica e le sentivo “strane” anche se si rimettevano piacevolmente in moto.

La morale è banale: dopo uno sforzo prolungato, come quello di una maratona, è necessario un periodo di riposo che varia da persona a persona, e di certo è inversamente proporzionale all’abitudine a questo tipo di sforzo. E riposo non significa solo dormire ma anche utilizzare maggiormente i muscoli che non siano nelle gambe. Il nuoto in questo è eccezionale in quanto permette una distensione delle colonna vertebrale e una sorta di automassaggio alle gambe stesse.

Insomma, come al solito, basta un po' di sano buon senso.

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