Almeno una
settimana senza correre dice il Maestro, Fulvio Massini.
Senza stare in
ozio, - non sia mai, - ma facendo altro (anche detto cross-training) come per
esempio nuoto.
Di solito
obbedisco, o meglio, faccio mio questo insegnamento. A parte dopo Venezia quando
abbiamo voluto proseguire la preparazione fino a Firenze, in programma dopo
solo quattro settimane, e allora restringemmo l'astensione fino a giovedì.
Stavolta una
mezz'ora di nuoto il martedì con abbondante stretching tra le tornate di vasche.
Però poi ho
ceduto a un'uscita il venerdì, “... per rivedersi e chiacchierare un po' dopo
Parigi”.
“Non potevate
prendere un caffè per chiacchierare?” mi ha chiesto, non senza una vena
polemica, Elena.
Effettivamente.
“Ma, sai,
abbiamo corricchiato pochi chilometri, così abbiamo visto anche Giovanni che
non incontravo da tempo, ha ripreso a correre in pausa pranzo...”
Scusa pietosa.
Poi ho commesso
l'errore di dire:
"Sono un
po' stanco..."
“Per forza,
pensi di essere ancora giovane! E poi non solo vai a correre, ma anche a
nuotare...”
Avevo
tralasciato di dire che venerdì sera avevo anche una lezione di nuoto (sì
perché oltre al nuoto libero, ultimamente ho preso, insieme al mio fedele compagno
di corsia, qualche lezione per correggere un po' la tecnica...).
Domenica poi ho
fatto una sortita con Luigi e un altro collega e le gambe andavano in
scioltezza, e ho avuto la bella sensazione di sentirmi portato a spasso.
Però mi ricordo
bene che alcuni anni fa, non era così: avevo ricominciato a correre solo
domenica e le sentivo “strane” anche se si rimettevano piacevolmente in moto.
La
morale è banale: dopo uno sforzo prolungato, come quello di una maratona, è
necessario un periodo di riposo che varia da persona a persona, e di certo è inversamente
proporzionale all’abitudine a questo tipo di sforzo. E riposo non significa
solo dormire ma anche utilizzare maggiormente i muscoli che non siano nelle
gambe. Il nuoto in questo è eccezionale in quanto permette una distensione
delle colonna vertebrale e una sorta di automassaggio alle gambe stesse.
Insomma, come al solito, basta un po' di sano buon senso.
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