Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

sabato 16 giugno 2012

Ancora a proposito di corsa e culi (Un meta-post)

“Sai, - faccio soddisfatto, - sabato è solitamente un giorno in cui nessuno legge il mio blog, ma oggi già alla nove c’è stato un picco di accessi!”
“Ma allora è proprio vero, - ribatte piana Elena, - basta mettere un culo in copertina, per aumentare la tiratura, come l’Espresso o Panorama!...”
“Sono stato subdolo... peccato però che questo significhi che anche il runner funziona come il lettore medio, la stessa psicologia...”
“E che ti aspettavi? Io credevo peggio!...”
Non rispondo, non c’è risposta al disprezzo preconcetto.
Ammetto che ero assai dubbioso nel pubblicare il precedente post Corsa e culi, mi vergognavo, non in quanto autore immaginario dello scritto, ma come autore fisico, conosciuto direttamente da molti dei venticinque lettori.
Si ritorna lì, all’autocensura che scatta inconsciamente. Però poi il senso dell’onestà ha prevalso e ho premuto “pubblica”, ho spento tutto e sono fieramente scappato a nascondermi.
La seconda considerazione è di carattere morale: mostrando tre fotografie di culi femminili ho sfacciatamente dimostrato scarsa sensibilità per le lettrici e per i lettori gay. Pertanto corro ai ripari. E, non sapendo su cosa le lettrici e i lettori gay concentrino la loro attenzione mentre corrono, faccio una panoramica. Anche se temo che, da un punto di vista puramente estetico le runner ne escano meglio. Sarò di parte.
Secondo me il runner classico non è un granché, tende a smagrire e a avere le spallucce e anche il culo certo non è emergente.








Chi mantiene una proporzione apprezzabile tra le varie parti del corpo è il triatleta, bello sforzo, direte voi, mica corre e basta. Sì, ma si potrà avere pure degli esempi a cui ispirarsi!
E con questa ultima considerazione mi sono sicuramente meritato la disapprovazione totale di mia moglie: “non c’è più niente da fare, ormai sei diventato gay!” sentenzia rassegnata quando mi coglie ammirato di fronte a un atleta come Daniel Fontana...
Ho poco da replicare che sono un esteta e che non riesco a non apprezzare la bellezza, sia essa femminile che maschile. Lei continua a scuotere la testa.

PS: basta culi in copertina. Lo prometto!

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