Quindi, oggi si parla di allenamento e alimentazione.
Innanzitutto, per non sbagliare, sabato a pranzo non ho comunque
digiunato ma anzi ho mangiato con gusto (pasta e carne, abbondante).
Poi sabato sera sono andato fuori a cena con Elena e una
coppia di amici e ho ordinato (e poi mi sono sbafato con gioia immemore) pasta &
pizza, cosa che oramai da anni non mi azzardo più a fare, sai com’è... il
metabolismo non è più quello di una volta, eccetera eccetera.
A dire la verità finora me lo ero riservato solo prima di
una maratona, però mi sono detto: domani mi faccio 35km, non saranno una
maratona ma per me, adesso, rappresentano un grosso sforzo, chi me la dà tutta
quell'energia? la colazione mezz'ora prima? (sì perché prima di un allenamento
al mattino piuttosto presto mi rifiuto di svegliarmi molto prima per fare un’abbondante
colazione).
L’alternativa poteva essere quella di stressare volontariamente
l'organismo per consumare tutte le riserve di glicogeno e poi attaccare grassi
e proteine, però mi sono chiesto: a che pro? tanto poi in gara mi troverò in
una situazione più simile a questa, in cui ho mangiato abbondantemente la sera
prima e i giorni prima in generale, piuttosto che aver mangiato normalmente.
Quindi ci ho dato dentro con soddisfazione: spaghetti
alle vongole e pizza con porcini e crudo (un po' di proteine non fanno mai
male), non mi sono fatto mancare neppure il dolce, ça va sans dir. Non voglio
certo convincervi che la scelta “mare e monti” sia azzeccata, è stata casuale. Ma
soddisfacente.
Fortunatamente (dipende dai punti vista) il servizio è
stato lentissimo, di modo che ho avuto modo di digerire con calma i vari piatti:
quando sono andato a letto non avevo tutto sullo stomaco e ho dormito
soddisfacentemente.
La mattina dopo colazione normale: mezzo litro di mix (succo
d'arancia e acqua con Pre-Gara della Ethicsport), caffè lungo e 5 biscotti
grancereali con un po' di nutella (questo è l'ingrediente segreto, da non divulgare.
Scherzi a parte, ho la convinzione che si digerisca più lentamente della
marmellata e quindi dà un effetto meno immediato... ma non è avvalorato da
alcuno studio scientifico).
Durante l’allenamento invece degli usuali gel della
Enervit ho sperimentato le gelatine Pregara della Enervit (che, a differenza
dei gel, mi piacciono pure) come suggerito da Fulvio (quantità: due, una dopo
dodici chilometri e un’altra dopo ventiquattro)
Risultato del lunghissimo: positivo, non ho accusato cali
di zuccheri, né crampi.
Di alimentazione prima di una maratona ne avevo parlato già in passato (Alimentazione... non ci si azzecca mai!): niente “scarico e carico” ma, secondo l'insegnamento di Fulvio Massini, nell’ultima settimana mangiare come al solito o poco di più, riducendo semplicemente l’allenamento, per poi aumentare la sera prima (senza esagerare: bisogna dormire bene).
Magari prossimamente riparleremo di colazione per la maratona, visto che dovrò "ripassare" in vista di Venezia.
Di alimentazione prima di una maratona ne avevo parlato già in passato (Alimentazione... non ci si azzecca mai!): niente “scarico e carico” ma, secondo l'insegnamento di Fulvio Massini, nell’ultima settimana mangiare come al solito o poco di più, riducendo semplicemente l’allenamento, per poi aumentare la sera prima (senza esagerare: bisogna dormire bene).
Magari prossimamente riparleremo di colazione per la maratona, visto che dovrò "ripassare" in vista di Venezia.
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