Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

sabato 14 aprile 2012

4.2.5 Sotto l'arco (non romano) e cava "rovescia"

Asfalto e sterrato / saliscendi / circa 10 km (giro)

Può essere una variante l’inizio del Bosco degli Elfi, che ne sostituirebbe una parte asfaltata con un tratto sterrato ma interessante, oppure della Cava. In questo secondo caso, partendo con l’Arco e continuando con la Cava (in senso inverso), si ottiene un percorso che ha una sua valenza individuale. È quest’ultimo quindi che vi descriverò rapidamente
Ad ogni buon conto per cominciare si arriva a Quinto Alto e si imbocca via di Fontemezzina come per iniziare il percorso del Bosco degli Elfi. Passo sopra la scritta "VIA DELLO STRAZIO E", sempre riflettendo su quale potrebbe essere la parola cancellata e perché è stata cancellata, arrivo alla sterrata sulla sinistra che sale dolcemente tra gli ulivi.
Dopo poche decine di metri siamo dietro la torre ristrutturata che avevo ammirato dal basso, passiamo sotto il ponte che, poggiando su tre piccoli archi a tutto sesto collega la casa al terrazzamento che si trova a livello del primo piano. 
I miei fantasiosi compagni di scampagnate hanno avuto l'ardire di chiamarlo "l'arco romano" ma penso che gli sia sfuggito così, perché suona bene e forse anche a causa dell'euforia della salita, comunque sebbene io riporti sempre i toponimi come me li raccontano loro, stavolta con un moto indipendentista stralcio il romano.
La strada sterza bruscamente a destra salendo costeggiando il bosco. 
Il fondo è piuttosto sconnesso: devo fare particolare attenzione ai grossi sassi che ingombrano il cammino.
Si continua a salire per poi scendere leggermente per spuntare sulla strada asfaltata che abbiamo percorso in direzione del bosco degli Elfi. 
Stavolta però la prendiamo in discesa tornando a valle per qualche centinaia di metri fino a trovare sulla nostra sinistra via di Tassinaia che altri non è che la fine del giro della Cava: lo percorriamo in senso inverso risalendo alla Cava e poi si torna a casa riscendendo giù per il percorso noto.

Alla fine la variante dell'arco è un modo per allungare il giro della cava, facendolo al contrario, tanto che alla fine sembra davvero di aver fatto un giro nuovo. 

Nessun commento:

Posta un commento