Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

lunedì 9 aprile 2012

La scarpetta di Cenerentola

Voglio anche io una scarpetta di cristallo come Cenerentola!
Possibile che noi iperpronatori e pure pesanti a cui toccano le scarpe della categoria Massimo Controllo che sennò mentre trotterelliamo alle Cascine oscillando come birilli potremmo cappottare senza accorgercene, non possiamo avere che scarpe brutte? Ci avete mai fatto caso? Se non siete iperpronatori e pesanti, di sicuro no, però per noi la faccenda è critica. 
E ora vi spiego perché, partendo dalla descrizione (seria) che potete trovare su Runners’ World,  condivisa anche da Fulvio Massini nel suo ultimo libro (Andiamo a correre, Rizzoli, 2012).
Ritmi veloci – Gara: sono scarpe che pesano 200-250 g, hanno un dislivello tra parte posteriore e anteriore molto ridotto. Indicate per le competizioni e comunque adatte a runners con appoggio biomeccanicamente efficiente.
Ammortizzanti – Neutre: sono raccomandate per runners che necessitano di ammortizzazione e del minimo supporto mediale: chi ha archi plantari da normali a alti, un’azione di corsa biomeccanicamente efficiente o appoggia d’avanpiede o di medio piede. Chi ne ha bisogno può inserirvi degli opportuni plantari. Peso da 300 a 370 g.
Stabili: indicate a runners con leggera o media iperpronazione, generalmente con archi da bassi a normali, che hanno bisogno di un buon compromesso tra sostegno e ammortizzazione. Peso 320-370 g.
Massimo controllo: scarpe per runners con archi plantari bassi, una media o alta iperpronazione, che hanno bisogno del massimo controllo dell’appoggio nel retropiede e sono di una certa stazza. Peso: 350 - 390 g.

Passiamo adesso a un’analisi meramente cromatico e estetico.
Le scarpe da Gara, che la maggior parte di noi farebbe bene a non pensare neppure di provare, figurarsi comprarle e poi usarle, sono di solito di colori sgargianti: giallo fosforescente e arangione, bicolori in modo improbabile, rosso sparato, insomma di quelle che si vedono da lontano un chilometro, che nelle foto permetterebbero di riconoscerti anche tra mille altre paia di gambe. Ma solo pochi di noi le possono usare senza rischio di farsi male: in pratica è come correre con le infradito: sei a terra e senza protezioni...
Le Neutre hanno di solito design accattivanti, sia pure più sobri: possono essere anche bianche ma con rifiniture o con la suola di un colore vistoso o anche con colori a contrasto. La maggior parte delle scarpe da corsa casca in questa categoria e le aziende possono sbizzarrirsi nei loro modelli più venduti, anche perché dedicate alla fetta di mercato più ampia. Sono quindi belle e non c’è che l’imbarazzo della scelta. Purché non si abbia i piedi piatti...
Poi le Stabili, che sono ancora più sobrie: sulla tomaia bianca si disegnano righe e simboli rossi o blu con al massimo qualche piccolo inserto arancione ma basta lì. Non sono tutte uguali, da marca a marca possono essere più o meno antipronazione, alcune le potrei anche usare: lo capisco dopo qualche decina di chilometri, soprattutto consecutivi: se non insorgono dolori alle ginocchia o alle caviglie, hanno passato l’esame.
Quando si arriva alle Massimo Controllo la situazione è imbarazzante: quasi tutte le aziende ne hanno al più un modello e inesorabilmente con uno stile sobrio, quasi si volessero camuffare da scarpe da passeggio o comunque per persone serie che non possono avere arlecchinate ai piedi. E non sto esagerando: del modello con cui corro meglio, le Nike Structure Triax (a malincuore: ho una sorta di idiosincrasia per le Nike da running), l’ultimo paio che ho comprato è addirittura interamente grigio con il baffo nero e la suola bianca: sembrano delle scarpe da ginnastica per un anziano zio che, non avvezzo a certe diavolerie, ha comprato la cosa meno imbarazzante da portare sotto dei pantaloni con la piega...

Detto ciò ero molto triste, perché mi sentivo (e mi sento) vittima di un complotto internazionale.
Però avevo una variante che mi permetteva di avere un approccio più sfarfallone: avevo deciso giusto una settimana fa (Illuminazione mattutina durante un lunghissimo) di dedicarmi a percorsi più brevi, dalla mezza ai 10km, e quindi potevo anche avventurarmi a considerare qualche Stabile (no, una Neutra addirittura, no).
Con la scusa di accompagnare mia moglie a vedere una svendita in un negozio all’Ipercoop di Sesto, all’ultimo momento l’ho salutata gentilmente: “Ci vediamo tra un po’: tu intanto guarda cosa c’è di bello, io vado da Decathlon...”
L’ho colta alla sprovvista ma il negozio cui anelava era lì che l’attendeva: non ha opposto resistenza e io ero già entrato da Decathlon a passa di marcia.
Cos’è il genio: colpo d’occhio, immaginazione e rapidità d’esecuzione!...
Arrivato al corridoio del Running ho avuto una sorpresa che mi ha fatto tornare bambino: quando entravo in un negozio di giocattoli e vedevo davanti a me tutti i giocattoli che avrei potuto desiderare e non sapevo da che parte cominciare, li avrei voluto quasi abbracciare tutti per evitare che me ne sfuggisse qualcuno dallo scaffale.
Dovevano appena aver riassortito il settore: c’erano moltissimi modelli e di ciascuno tutti i numeri fino al 47...
Sì perché ce le ho proprio tutte: iperpronatore, pesantuccio e con un 45 che da running diventa un 46,5...
Insomma ho cominciato freneticamente a selezionare i modelli che avessero un supporto mediale (la suola all’interno in corrispondenza dell’arco è di colore grigio e di consistenza diversa) e che fossero, possibilmente, di un colore brillante: al terzo paio che ho prelevato, la folgorazione: verde fosforescente con le righe e la linguetta di un azzurro intenso che facevo quasi fatica a guardare...
Le ho provate confrontandole anche con scarpe Massimo Controllo e Stabili: indubbiamente sono solo Stabili ma come anticipato nella mia testa avevo già pronta la giustificazione: perfette per distanze brevi per la mia rinascita primaverile...

Anche se non sono sfavillanti come quelle da gara, sono bellissime! (e le Nike da vecchio zio, le vedete?)
PS: ovviamente qualcun altro non si era affatto stupito di vedere arrivare un  grande bimbo sorridente con un sacchetto Decathlon ben poco misterioso.

PS2: oggi pomeriggio le ho provate: a me è sembrato di andare più forte del solito e pure il mio Garmin era stupito!...

2 commenti:

  1. Quanto pesano? E' lidea che ti fa correre più forte non la scarpa. Comunque bravo perchè 4'25 per 10 km è buono davvero.

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    1. Allora, anche per il peso bisogna spiegare una cosa: per confrontare pere con pere e mele con mele si considera di solito una misura di riferimento: le Asics DS Trainer che vedi sopra le danno per 290g (per il 9 US) ovviamente se prendi il mio numero il peso sale... la differenza comunque con - per esempio - una Asics Kayano (Massimo Controllo) è di circa 35 g che in assoluto non è niente però significa il 10%.
      Io qui di tempi non parlo mai ma l'informazione che dai è imprecisa: 4.28 (Garmin docet...)

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