Prima
della Vivicittà di Firenze 2012 avevo toccato l’argomento alimentazione (“Sorpresa dopo l'uovo di Pasqua (un’altra riflessione sull’alimentazione)”). In
particolare mi ero posto il problema della colazione ("colazione leggera
ravvicinata" o "colazione più abbondante ma anticipata") e
optando per la seconda mi ero impegnato a testare su me medesimo il menù “carboidrati
a basso indice glicemico + proteine”.
Vediamo
il risultato del test.
Premessa:
non è la nostra vita cominci con la colazione della mattina, ovviamente c’è
tutta la storia precedente e tralasciando eventi lontani (prima comunione, l’inter-rail
dopo la maturità etc) mi pare doveroso menzionare pranzo e cena del giorno
prima. Senza entrare in dettagli: pranzo abbondante con pasta e carne, cena con
pizza e proteine (un etto di prosciutto crudo sopra la pizza, sotto gli occhi disapprovanti di mia moglie). Insomma: due pasti
abbondanti senza però avere gli incubi o cinghiali sullo stomaco durante la notte.
Torniamo
alla colazione: svegliandomi con fatica in modo da far colazione circa due ore
prima, ossia alle 7.30, ho tostato due fette di pan carré ai sei cereali (andran
bene anche cinque, ma nel più ci sta il meno... ma soprattutto vedo che hanno meno grassi...) mentre mi condivo 50g di bresaola con pepe, un
filo d’olio e un po’ di limone (non per fare pubblicità ma le Sofficette sono di gran lunga più buone delle altre marche disponibili al supermercato). Ho mangiato il panino accompagnandolo con un espresso lunghissimo e del succo d’arancia.
Passiamo
alla gara.
Prima
della partenza, temporeggiando prima di denudarsi sotto la pioggia, ho preso il
mio rituale caffè (importante individuare sempre un bar nei paraggi della
partenza) e ho mangiato un PRE-GARA.
Vanno
bene anche altri prodotti simile: si tratta di gelatina di frutta, ce sono
altri specifici per la corsa ma sospetto che siano assai simili agli analoghi
prodotti per bambini. E a conferma di ciò: sono veramente buoni! Quelli della
Ethicsport alla pesca mi commuovono per la loro bontà, però è più difficile
trovarli, all’Isolotto dello Sport mi pare che li tengano.
Lo
scopo di questo “fruttino” è avere dell’energia (aggiuntiva a quella della
colazione) rapidamente disponibile nella prima parte della gara.
Il
caffè oltre a scaldarmi e a piacermi tantissimo a prescindere, ho letto in vari
articoli sull’argomento che fa sentire meno la fatica e l’ho provato spesso
soprattutto prima di un allenamento pomeridiano, magari dopo una pennichella...
Durante
la gara: ho bevuto alla bell’e meglio un bicchiere di sali al ristoro dei 10km,
ho ingurgitato metà di un minipack di ENERVITENE (qui non dico che sia buono
perché non mi piace mentire) verso il 12° chilometro prima del tipico
abbuiamento del 13°-14° chilometro, lasciandomene un’altra metà in caso di
crisi verso la fine della gara.
Ho
bevuto ancora un bicchiere di Sali al ristoro dei 15km. Infine, al 17°-18° km, sentendomi
piuttosto stanco, ho provato a darmi una scossa con l’ultima metà del minipack.
Quindi:
la colazione “pane integrale e bresaola” ha passato l’esame, dato che l’ho
digerita senza problemi e non mi è mancato il carburante durante la gara.
Pertanto
contribuisco anche io alla bolla speculativa della bresaola!...
Ovviamente
ribadisco: la colazione è solo un mattone, va curata anche l’alimentazione del
giorno prima e soprattutto durante la gara: bere reintegrando sali a
sufficienza e aggiungere del carburante almeno verso metà gara.
Quindi
per quanto mi riguarda l’alimentazione per una mezza è “certificata”. Per la
maratona è cosa ben più complessa e magari ne parliamo un’altra volta.
Prossimamente
ci sarà modo di verificare le necessità nutrizionali per la 10km (GuardaFirenze
e DJTen).
PS: l'altra sera a valle della presentazione del libro di Fulvio Massini "Andiamo a correre" (di cui parlerò in un prossimo futuro) chiacchierando a cena con alcuni compagni di corsa si è finiti a parlare della bresaola (se siete podisti non vi meraviglierete che si sia verificata una tale eventualità) ed è emerso che non è molto apprezzata. Sono rimasto stupito perché a me piace davvero fare colazione come ho descritto sopra. Secondo me il trucco è che io la condisco, ovviamente con pochissimo olio, qualche goccia a cui faccio fare il tour di tutte le fette, e abbondante limone... ammetto che ho taciuto il mio trucco: non volevo che mi si dicesse che non valeva e che la bresaola va mangiata "nature"...
PS: l'altra sera a valle della presentazione del libro di Fulvio Massini "Andiamo a correre" (di cui parlerò in un prossimo futuro) chiacchierando a cena con alcuni compagni di corsa si è finiti a parlare della bresaola (se siete podisti non vi meraviglierete che si sia verificata una tale eventualità) ed è emerso che non è molto apprezzata. Sono rimasto stupito perché a me piace davvero fare colazione come ho descritto sopra. Secondo me il trucco è che io la condisco, ovviamente con pochissimo olio, qualche goccia a cui faccio fare il tour di tutte le fette, e abbondante limone... ammetto che ho taciuto il mio trucco: non volevo che mi si dicesse che non valeva e che la bresaola va mangiata "nature"...
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