Perché

A me piace leggere, scrivere e correre. Ultimamente riesco a scrivere solo racconti o considerazioni legate alla corsa. E cerco di scovare racconti o romanzi legati in qualche modo alla corsa. E, appena posso, corro. Speriamo non sia grave.

sabato 14 luglio 2012

Caramelle senza zucchero alla fine della corsa


Stacco di botto all’altezza della mia macchina parcheggiata.
Proseguo camminando veloce.
Un’anziana signora sta procedendo lentamente nel senso opposto. Mi pare che stia tenendo stretta la borsetta, forse l’ho spaventata arrivando trafelato. Allargo di lato e passo oltre inspirando e espirando rumorosamente quasi a tranquillizzarla che sono solo un grullo che stava correndo e non un potenziale importunatore. Oltretutto sono in maglietta e pantaloncini, non dovrei incutere timore. Capirei, piuttosto, ilarità.
Faccio inversione e torno verso la macchina: la vecchietta mi fronteggia con qualcosa in mano:
“Una caramella?” dice una vocina. “Senza zucchero” continua, a rassicurarmi.
Mi apro in un sorriso grato ma forse sono stanco per non dire la verità:
“Grazie ma ho da bere in macchina, qui vicino. Grazie lo stesso”. E passo oltre di nuovo.
Arriva Emanuele, lo avevo staccato di poco con un ultimo allungo.
mentre armeggio nel portabagagli, l’anziana signora mi passa di nuovo accanto, sta andando verso piazzale Michelangelo.
Ema mi raggiunge, mostrandomi sorridente una caramella:
“Ho imparato stando al pubblico: mai dire di no ai clienti, evito discussioni e loro sono contenti”.

La morale è ovvia, però io (per natura? per formazione?) puntualizzo, dico la “verità”, ossia quella che per me in quel momento è la verità. 
Basterebbe pensare prima.
Mi sa che si chiami maturità.

1 commento:

  1. L'anziana signora non era una cliente, fondamentalmente una sconosciuta ma almeno una caramellina la potevi accettare!
    Voto:S.V.

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